la nostra storia

Quasi 100 anni di storia

Pizzeria storica nel cuore di napoli

Nell’aria c’è l’atmosfera di casa, più di tutto è questo il segreto che si assapora dalle pizze a portafoglio, ai crocchè, ai piatti della cucina tipica napoletana ed ovviamente alle pizze. Alla Pignasecca dal 1935, ora alla terza generazione, è ancora una pizzeria dalla qualità genuina di una volta.  In un momento storico dove innovazione e marketing sembrano essere diventate le chiavi del successo della pizza napoletana la sfida raccolta da Giovanni Improta non era facile ma ad oggi si può dire che la sta vincendo a testa bassa.

Via Pignasecca 22 nel 1950

lo staff de Al 22 nel 1950

Giovanni il mestiere lo ha imparato da piccolo sbirciando il bancone dopo la scuola, oggi lo insegna alle nuove generazioni essendo docente per l’Associazione Verace Pizza Napoletana  con la quale  ha portato la pizza napoletana nel mondo tenendo seminari dal Brasile all’Australia. La pizzeria e trattoria Al 22 è aperta a pranzo e cena, chiuso come da tradizione la domenica. Il 22 è il civico di via Pignasecca dov’è ubicato da oltre 70 anni la pizzeria della famiglia Improta.
Giovanni, al comando del locale insieme al papà Federico, e sempre in prima linea nel creare iniziative che rendano animata la Pignasecca, uno dei quartieri del centro storico dove si riversano i tanti turisti che affollano Napoli. Le attività al ’22 iniziano già al mattino con le pizze a portafoglio da consumare passeggiando, ma per provare con la giusta calma le tonde o la cucina è preferibile sedersi ai tavoli della sala interna. Nel menu si è deciso di dare risalto alla tradizione riunendo le classiche nella nuova sezione denominato pizze borboniche. Imperdibile tra queste, la Pizza delle Due Sicilie in cui il morbido impasto viene ricoperto con pomodoro San Marzano, fiordilatte, olio extravergine di oliva e pecorino.

Al 22 nel 1950

Federico Improta

New entry davvero degna di nota è la Pizza del Sindaco, nota come omaggio al primo cittadino di Napoli e poi inserita a pieno titolo in carta. In essa si sposano pomodorini gialli e pomodorini del Piennolo del Vesuvio a cui si aggiungono provola, pecorino e basilico. La carta delle birre richiederebbe un arricchimento.